mercoledì 18 gennaio 2012

Un commento a freddo, con dedica

A Casciavit...

PAGLIACCI
Arsenal - Stoke City
13.9.80

Quante ne abbiamo viste di partite come questa, tra la parentesi di Brady e l'arrivo di George Graham? Gli ospiti sono dei perdenti, delle schiappe prive di ambizione; il loro allenatore (Ron Saunders, o Gordon Lee, o Graham Turner o, in questo caso, Alan Durban) vuole un pareggio ad Highbury, e scende in campo con cinque difensori, quattro centrocampisti che una volta erano difensori e un pessimo attaccante che aspetta là davanti, pronto a combattere sui rinvii del proprio portiere [...] La partita contro lo Stoke non si discostò dalla norma: un primo tempo senza gol e poi, tra il malcontento crescente, due gol finali. Nessuno, neanche uno come me, sarebbe stato in grado di ricordare la partita se non fosse per la conferenza stampa che seguì, quando Alan Durban si arrabbiò per l'ostilità dei giornalisti nei confronti della sua squadra e delle sue tattiche. "Se volete divertirvi", grugnì, "andate a vedere i pagliacci!"
Divenne una delle frasi più citate del decennio. I quotidiani seri in particolare, l'apprezzarono per l'efficace sintesi che faceva della cultura calcistica moderna: ecco la prova conclusiva che il calcio era  andato in malora, che a nessuno fregava niente se non del risultato, che lo spirito sportivo era morto. E si può capire il loro punto di vista. Perchè il calcio doveva essere diverso da qualsiasi altro settore dell'industria dello spettacolo? Negli ultimi anni tuttavia mi sono convinto che Alan Durban aveva ragione. [...]
Questo attaccamento mette in luce, com'è inevitabile, che il fatto che tifosi e giornalisti guardano le partite in maniera profondamente diversa. Nel 1969 vidi George Best giocare e fare gol, per il Manchester United a Highbury. L'esperienza avrebbe dovuto essere di quelle che segnano, come vedere ballare Nijinskij o sentir cantare la Callas, e anche se a volte ne parlo in quei termini ai tifosi più giovani, il mio racconto entusiasta è fondamentalmente falso: detestai quel pomeriggio. Ogni volta che prendeva la palla ero terrorizzato. Ho visto Law e Charlton, Hoddle e Ardiles, Dalglish e Rush, Hurst e Peters, ed è successa la stessa cosa: non mi sono mai gustato niente di quello che questi giocatori hanno fatto ad Highbury (anche se ogni tanto, con una certa riluttanza, ho ammirato cose che hanno fatto contro altre squadre). Il calcio di punizione di Gazza contro l'Arsenal a Wembley fu semplicemente strabiliante, uno dei gol più eccezionali che abbia mai visto... ma vorrei con tutto il cuore non averlo mai visto, che non  l'avesse mai tirato. Anzi per tutto il mese precedente avevo pregato che Gascoigne non giocasse, il che sottolinea la diversità del calcio: chi comprerebbe un biglietto da un sacco di soldi per il teatro sperando che la prima attrice sia indisposta?
Gli spettatori neutrali impazzirono per quel pezzo di bravura di Gascoigne, chiaramente, ma gli spettatori neutrali nello stadio erano pochi. C'erano tifosi dell'Arsenal disgustati quanto me, e tifosi del Tottenham altrettanto entusiasti del secondo gol, un tiro casuale di Lineker da due metri dopo una mischia; in realtà andarono ancora più fuori di testa dopo questo gol, perchè sul 2-0 l'Arsenal era morto e sepolto. Quindi dov'è l'intrattenimento, quando il tifoso ha un rapporto così problematico con alcuni tra i momenti più significativi del gioco?
C'è questo rapporto ma è tutt'altro che semplice. [...] Per la maggior parte di noi il tipo di gioco della nostra squadra non c'entra, come non c'entra vincere coppe e campionati. 
Per quanto mi riguarda io sono prima un tifoso dell'Arsenal e poi un tifoso di calcio. Non riuscirò mai a apprezzare il gol di Gazza e mille momenti come quello. Ma so cosìè il calcio spettacolo e ho adorato le relativamente poche volte il cui l'Arsenal è riuscito a farlo; e anche quando altre squadre che non sono in concorrenza con l'Arsenal giocano con un certo brio e talento, allora riesco anche a apprezzarle. Lamentarsi perchè il calcio è noioso è un pò come lamentarsi per il finale triste di Re Lear; vuol dire non aver capito niente, e questo è quello che capi Alan durban: che il calcio è un universo alternativo, serio e stressante quanto il lavoro, con le stesse preoccupazioni e speranze e delusioni e gioie occasionali. Io seguo il calcio per una marea di motivi, ma non vado per divertirmi, e quando mi guardo attorno il sabato e vedo quelle facce accigliate, in preda al panico, mi rendo conto che anche per gli altri è la stessa cosa. Per il tifoso vero, il calcio come divertimento esiste nella stessa maniera in cui in mezzo alla giungla esistono gli alberi che cadono: presumiamo che succeda ma non siamo in grado di poterlo dire. I giornalisti sportivi e i tifosi in poltrona sono gli indios dell'Amazzonia che sanno più di quanto ne sappiamo noi, ma sotto altri aspetti ne sanno molto, molto di meno.

Nick Hornby, Febbre a '90


Quindi caro Casciavit saremo pure stati  "tutti dietro, zero idee di gioco, speriamo nell’errore dell’avversario, mal che vada facciamo 0-0. Interisti ubriachi di gioia e di libido (e sono dietro di 5 punti, figuriamoci se ne avessero solo 4 o 3 o 2 o 1 in meno…) ", ma la goduria che ho provato domenica è la stessa che ho provato quando ve ne abbiamo fatte 4, e a distanza di giorni al sofferenza e la tensione sono magicamente scomparse e nella testa ho solo l'Inter che dopo due anni batte il Milan, annulla Ibra e evita questo "crocevia" di cui avete parlato per tutta la settimana prima. 
Con affetto. 

GodEsteban

2 commenti:

  1. Struggente!
    Comunque come sottolineato dal sagace giornalista della Gazza: qualche settimana fa eravamo a -15 dalla vetta (e CDM84 o macholatino84 ci avvisava di stare in guardia per non retrocedere) ora siamo solo a -6....Ecco perchè è bello il calcio, ma la cosa più bella è che dopo domenica posso mandarvi tutti a fanculo (sportivamente parlando) dicendo: Cavi ora dovete fare i conti anche con noi!!!!

    AMALAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

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  2. Questa è la triste verità...se ci pensate bene noi non ci divertiamo mica! Perchè anche sul 4-0 io mi incazzo se la mia squadra subisce un gol e solo dopo il triplice fischio posso lasciarmi andare a esternazioni tipo "anculuachit'èmuertu" nei confronti della squadra avversaria. Saremo anche un pò masochisti, ma ci piace cosi!
    Andrea

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