domenica 16 settembre 2012

Ne facciamo carne da macello (il primo tempo è solo una parentesi)

Diciamolo subito (perché non siamo milanisti, signori in grado di difendere l'indifendibile). Il primo tempo poteva chiudersi 3 a 0 per il Genoa, con doppietta di Immobile (cresciuto e pasciuto nel nostro vivaio e di una maleducazione e irriconoscenza che solo quelli nati a partire dagli anni 90 sanno avere) e Borriello (un paralimpico da gennaio ad aprile scorso, fastidiosamente atletico oggi pomeriggio, i carruggi e le bocche di rosa genovesi gli fanno bene). E invece finisce solo 1 a 0.
I secondi quarantacinque minuti sono un'altra storia. E si capisce subito quando Giovinco prende un palo, preceduto da serpentina ai danni di Canini. Parte la prima bestemmia, - e unica fino a quel momento, dato che le stavamo prendendo da tutte le parti, senza possibilità di replica - seguita, poco dopo da un minuto di silenzio perché Borriello prende una traversa saltando fra tre - dico tre - dei più alti difensori della serie A. Già che Bonnucci nel primo tempo era stato autorevole protagonista di un retropassaggio di testa, lanciando il 'Tronista di Scampia' da solo davanti a Buffon. Barzagli e Chiellini erano ancora in debito d'ossigeno inseguendo 'Ciro l'ingrato', quindi il pensiero era: vabbè, ecco la prima sconfitta dopo un anno e mezzo. Poi Buffon salva con non si sa quale parte del piede un tiro di Bertolacci nell'area piccola e il pensiero sta per diventare conferma. Sulla respinta parte però un lancio di 40 metri di quel fenomeno della tratta di schiavi degli osservatori dell'Udinese, Asamoah, che becca il di lì da poco entrato Vucinic. Già che non ricordavi quando era entrato, avevi solo capito che era uscito quel soprammobile di Matri, fa l'unica cosa giusta che non avevamo fatto fino ad allora. Alzare la testa per trovare un compagno. Si chiama Giaccherini, tiro dal limite dell'area e gol. Tutto il resto è Kwadwo e Mirko show. Il ghanese si procura un rigore sacrosanto - a proposito, caro Godesteban, tre partite, tre rigori che ci stavano tutti - e che Mirko segna come se nulla fosse. Dieci minuti dopo, Vucinic mette al centro, il Bolt del Ghana, ricordandosi delle esperienze nella savana, arriva come un leone sulla gazzella e fissa sul 3 a 1, rischiando anche di fratturarsi il femore per la foga e la velocità con cui si butta sulla palla.
Questa la cronaca, ma dato che il blog si chiama commenti, ci sono alcune considerazioni da fare, anche in vista dell'imminente ritorno in Champions contro i campioni d'europa del Chelsea, simbolo che in Europa, vincere è una speranza per tutti, vedi anche stagione 2010.
Pirlo ha tanto bisogno di riposo, con quella barba da Serpico sembra più indolente di quando rilascia interviste. I panchinari non sono all'altezza dei titolari. Caceres non è riuscito a metter un cross decente. Uno che fosse uno. Giovinco è forte ma solo quando si aprono gli spazi. Marcato a uomo è nullo. Bonucci: la speranza è che un nuovo filone del calcioscommesse che lo metta al fresco fino a fine carriera. Asamoah e Vucinic devono giocare titolari. De Ceglie, sarà anche l'unico valdostano nella storia ad aver vinto uno scudetto, ma se non è al top meglio lasciarlo giocare con la neve. Con questa cazzata chiudo e ci rivediamo mercoledì.

P.S.: ma il commentatore rossonero dov'è? Bauscia, stu blog spetta a te.

3 commenti:

  1. caro goebo!
    la mia provacazione dei 3 rigori è appunto una provocazione! non ha senso contare le giornate e le medie rigori, ora lo capisci?!?! quindi qunado dicevi l'0anno scorso (o megliu lu mister diceva) 1 rigore in 18 giornate era una cazzata!!!
    a buon rendere. cmq non ho visto la partita perchè per ragioni familiari sono stato obbligato a vedere fiorentina catania. in ogni caso st'anno con la champions sarà più dura per voi..

    ma una cosa mi turba più di tutte.. è successo qualcosa a casciavit?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Casciavit ieri sera, per telefono: "sconfitta immeritata, comunque è la dimostrazione che quest'anno non ci siamo proprio"

      Casciavit la sera prima, parlando del girone in Champions: "Anderlecht, Malaga e Zenit. Tutte e tre in fila li mittimo"

      Elimina
  2. condivido l'analisi di Goebo, primo tempo molto sotto tono nel quale abbiamo concesso a gente come Borriello di sembrare quasi un calciatore vero. Il problema evidenziato ieri è che le cosiddette riserve non sono precisamente all'altezza dei titolari che infatti appena entrati hanno cambiato la partita e in men che non si dica eravamo 1-3. Sugli allori più di tutti il grande Mirko (3 palloni toccati di cui 2 assist e un goal) e l'infaticabile Asamoah.
    Ora trasfertone londinese contro la vincitrice della coppa dalle grandi orecchie che, seppur rimane un ottima squadra, non è certo una armata devastante, staremo a vedere, nel frattempo ci godiamo i 42 risultati utili consecutivi.

    RispondiElimina