mercoledì 9 novembre 2011

Capitano, mio capitano

Io, un post su Del Piero, non posso scriverlo. Sarei troppo di parte. Dimenticherei le stagioni passate carponi sul campo (che, come per tutti, ci sono state). Esalterei i gol dal lato destro, quello lungo, dell'area di rigore. La prima finta, la seconda finta. Il tiro a giro. La palla nel sette sull'altro palo. Questa volta lascio parlare gli altri.

  • [Dopo Real Madrid-Juventus (0-2) del 5 novembre 2008, dove Del Piero siglò una storica doppietta] Certo che Del Piero non invecchia vera­mente mai! (Diego Armando Maradona)
  • Del Piero è un grande, uno dei più grandi del calcio italiano e internazionale. (Raúl)
  • Del Piero è uno di quei giocatori che rimarrà negli annali come Piola o Boniperti, e non solo negli almanacchi, perché si è contraddistinto per i suoi modi dentro e fuori dal campo. (Giovanni Trapattoni)
  • È il più grande giocatore contro cui abbia mai giocato. Mi ha dribblato in un modo incredibile. (Gary Neville)
  • È un grandissimo giocatore che ha dato tutto al calcio, alla Juventus e all'Italia. E credo che giochi un calcio molto bello e pulito, è un uomo da ammirare. (Lionel Messi) 
  • Il mio idolo. [Lui calcia le punizioni meglio di me] E non lo dico così per dire. Io sono bravo dal limite, soprattutto. Ale, anche da più lontano. Colpisce la palla in modo tale che ne escono traiettorie forti, strane. Penso a quella che rifilò allo Zenit. Calcia con un effetto "muy raro", fossi un portiere non saprei dove piazzarmi. (Ronaldinho)
  • Innanzitutto voglio dire una cosa: Del Piero è un mio grande idolo. Quando ero bambino e giocavo alla playstation mettevo sempre Alex nelle mie squadre. Lui è un esempio, ha fatto tan­to per la Juventus, l'Italia e il mondo del calcio, come Maldini o Ronaldo. (Alexandre Pato)
  • L'ho visto volare leggero come un angelo, quando aveva la faccia da putto. L'ho visto inventare un tiro che è diventato solo il suo e lanciarsi tra i grandi ancora ragazzo. L'ho visto segnare con la sua squadra soprattutto nelle partite che contavano, negli scontri diretti, nelle finali in giro per il mondo.
    L'ho visto arrabbiarsi e digrignare i denti se c'era un principio da difendere e chinare la testa se il suo bene non era quello dei compagni. L'ho visto lottare contro gli egoismi, anche contro i suoi, perché crescendo ha capito cosa voglia dire il gruppo. L'ho visto parlare di valori e comportarsi di conseguenza.
    L'ho visto inciampare e poi cadere. L'ho seguito mentre si rialzava a fatica. L'ho visto lottare contro allenatori e mal di pancia nervosi. L'ho visto amare la maglia azzurra e non riuscire a farlo capire. Poi l'ho visto portarci a Berlino.
    L'ho visto capire che le cose cambiano, modificare il gioco, segnare 11 gol di seguito su rigore se il rigore poteva essere il massimo da dare alla squadra in quel momento. L'ho visto adattarsi dove non voleva, sacrificarsi facendolo ricordare. L'ho visto umile e l'ho visto presuntuoso. L'ho visto soffrire quando ha sbagliato. L'ho visto uscire in smoking bianco, immacolato, da una discarica.
    Non l'ho visto mollare, mai. Non ho mai letto di lui sui giornali degli scandali. Ieri sera l'ho guardato mentre si sedeva in panchina, con il broncio di chi vuole giocare. L'ho visto applaudire i compagni per i gol che segnavano, esultare per la squadra. L'ho visto entrare in campo senza riscaldamento, lui che non è più un ragazzino. L'ho visto strillare al ragazzo che parlava troppo, perché ci vuole rispetto. L'ho visto segnare una punizione da artista e un rigore da ragioniere. Sono contento di aver visto Alex Del Piero fare tutte queste cose. Alex Del Piero è un bell'esempio per i miei figli. (Fabio Caressa)
  • Mi ricordo quando andai a vederlo e ho subito intravisto che aveva la stoffa del campione. Però sono anche stato fortunato nella scelta. Ci sentiamo ancora spesso e sono molto contento per lui. Finché è Alex a eguagliarmi, sono felice... (Giampiero Boniperti)
  • Penso che sia il giocatore più importante della nostra squadra, l'immagine della nostra squadra. Sono orgoglioso di giocare con lui. (David Trézéguet)
  • Sono ammirato dal fatto che Del Piero continui a segnare, è un fuoriclasse eterno. (Andrés Iniesta)




6 commenti:

  1. L'unico juventino che non prenderei a selciate...anche se in nazionale ha tappato le ali ad un certo Robeeeeeeeeeeerto (per dirla alla Pizzul mentre commenta la discesa sulla sinistra di baggio ai mondiali del '90 prima di insaccare un gol spettacolare contro l'allora cecoslovacchia).......

    Il Bauscia

    RispondiElimina
  2. grande uomo e gran signore... tanto di cappello! come robeeeeerto, pur non avendo la sua classe, ha avuto troppi allenatori che lo hanno messo in discussione e non merita il congedo che gli stanno dando.. ma forse nel calcio la riconoscenza è passata di moda (vedere fine carriera bergomi, situazione attuale totti, fischi e mancato ruolo societario a maldini ecc)

    RispondiElimina
  3. vabbe ora non esagerare, e' sempre uno juventino....non lo vorrai mica paragonare con lo zio....

    Onta maggior e' stata quella non solo di non affidarlgi un incarico societario, ma neanche ritirare la maglia numero 2, anzi peggio darla a Cordoba.....

    Totti e' una merda si merita di peggio...tipo che Osvaldo gli ciuli la Ilary....

    Il Bauscia

    RispondiElimina
  4. l'onta è stato costringerlo al ritiro perchè quella merda putrefatta di lippi non lo voleva..
    in quanto a totti, sembra che alll'ilary sia andata un pò peggio (o meglio, dipende dai punti di vista)


    http://www.youtube.com/watch?v=KrJdqP6Jg8w

    RispondiElimina
  5. Se cosi fosse, e se son vere le leggende sugli uomini nati sono il 30esimo parallelo, credo che la signora (....) Totti abbia gradito....

    Il Bauscia

    RispondiElimina
  6. No non ci riesco proprio a leggere queste cose.....io piango!
    Andrea

    RispondiElimina