domenica 1 settembre 2013

L’importante è non prenderli!



Seconda di campionato, seconda vittoria, tre goal fatti e terza partita senza subirne. Se le grandi corrono, l’ultima italiana a dettar legge nel mondo conosciuto non è da meno. Si scende al Massimino consci che non sarà una partita facile, ed i primi 10 minuti palesano tali difficolta. Handanovic severamente impegnato ad inizio gara, e forte pressione degli avversari. Poi il turning point, sale in cattedra Jonathan Cícero Moreira. Il brasiliano dileggiato e minacciato di morte dalle pagine di questo blog la scorsa stagione (cliccami tutto), si ricorda di essere un calciatore ed elargisce una prestazione di pregevole fattura in linea con quanto già fatto vedere alla prima uscita stagionale. Partita senza storia, 3 a 0 per la FC Internazionale e tanta serenità in vista del match scudetto contro la vergogna del calcio italiano e mondiale.

Ma non è tutto oro quel che luccica, ed infatti anche oggi qualche ombra. A vedere i tabellini delle partite sinora disputate sembrerebbe che abbiamo un attacco devastante ed una difesa impenetrabile. Ecco appunto, se sull’attacco qualcosa possiamo millantare, in difesa è che secondo me facciamo proprio rabbrividire. La fase difensiva è imbarazzante, non prendiamo goal solo perché abbiamo un grande portiere e per la pochezza degli avversari. Ranocchia e lo stesso Jesus a volte mi terrorizzano.
Ma passiamo alle pagelle.

Handanovic: 7 – Con una giornata di ritardo inizia il suo campionato. Oggi severamente impegnata soprattutto nei primi 10 minuti, Samir salva il risultato, sacrificando anche la sacca scrotale che utilizza per bloccare il bolide di un lustre sconosciuto avversario.

Campagnaro: 7,5 – Onnipresente nel campo, il saggio Hugo è sempre al posto giusto, mettendo la toppa quando serve. Con lui e Samuel in difesa si può star tranquilli.

Ranocchia: 5 - troppo spazio agli attaccanti del Catania.  Non riesce minimamente a gestire il reparto. Urge rientro di the Wall altrimenti con squadre più blasonate saranno peni piccanti.

Jesus: 5 – mi spiego: la performance sarebbe da 6, ci mette fisico quando serve bloccando qualche incursione dalla sinistra, ma quei capelli modello prepuzio meritano un 4.

Jonathan: 9 – sublime, poetico, sognatore, esempio di riscatto per le persone in difficolta. Cicero Moreira oggi insegna calcio al mondo. Quasi impeccabile in difesa, in cui si prende il lusso di qualche recupero; è in attacco che il gabbiano diventa devastante. Al 10’ chiofa imbarazzante ribattuta in angolo…è solo il preludio al capolavoro. Minuto 18’ Kovacic, pesca Johnny solo sulla destra, il brasiliano si destreggia facendosi largo con la potenza della sua panza, cross millimetrico con effetto a rientrare in mezzo all’area. Il chirurgo Palacio deve e può solo gonfiare la rete. Rodrigo esulta, Johnny corre verso la bandierina con le mani al cielo ebbro di gioia come un africano appena salito sul gommone. Ma si sa meglio non esagerare. Dopo l’assist, Johnny con l’atteggiamento di chi sa stare al mondo continua duettare con i compagni. Il giocatore dello scorso anno, sembra ormai uno sbiadito ricordo, sino al 17’ del secondo tempo, quando sul limite dell’area avversaria fa una cosa che solo lui capisce, e perde ovviamente palla. Come si fa non volerli bene! Per ora resta il candidato numero uno al ruolo di mascotte della squadra.

(Foto di repertorio - da aggiornare) 
 
Guarin: 6 – tanta potenza, tanta rabbia, poca incisività. Su quel tiro da 35 metri mi ha fatto essere un  po’ maleducato. Comunque tanta pressione psicologica sugli avversari. Insomma quando hai un amico o meglio un conoscente che ti sta sul cazzo, di nuoce all'apparato pure se non ti fa niente di male, basta la presenza.....

Kovacic: 5 – poco lucido oggi, esce anzitempo per un infortunio. Comunque sempre meglio di Kuzmanovic.

Cambiasso: s.v. – mi sa che ha veramente appeso le scarpe al chiodo. A parte atteggiarsi con movenze da vigile urbano, il mio idolo combina ben poco. Unico intervento degno di nota al 42 della ripresa, quando stradica il pallone dai piedi di un povero in maglia blu e rossa.

Alvarez: 7 – allora generalmente mi fa imprecare come uno zingaro a cui hanno scippato il portafoglio in metro, ma devo ammettere che forse qualcosa si muove. Nel senso è diventato molto più pratico rispetto agli anni scorsi, si sacrifica di più per la squadra, lasciando da parte i virtuosismi che non sa fare, e partecipando anche ai movimenti senza palla. Resta comunque uno dei calciatori meno incisivi dai tempi di Sixto Mumo Peralta. Vabbè poi fa un gol degno di nota, che annienta totalmente il morale dei siculi. Comunque dato il livello della rosa, la crescita dell’ambiguo Ricky non può che allietarmi.

Nagatomo: 7,5 – che abbia la sindrome del pene piccolo ormai è palese. Il nipponico non fa partita in cui non neghi qualche gioia ai colleghi. Domenica scorsa, un cross palesemente in porta di Jonathan viene ribadito in porta da questo mangiatore di prugne, oggi sul finire partita 6 dei nostri 2 di loro, cosa fa sto samurai da 3000 lire? Si fa divorare dall’ingordigia, ed invece di passare la palla ad un compagno meglio piazzato tenta qualcosa in solitaria…. Di questo passo lo manderemo a fare la doccia solo con Mudingay. Per quando concerne la partita, si sacrifica as usual, con prestazioni altalenanti. Segna un goal di testa da vero centravanti, e rischia di segnarne altre due. Non è certo paragonabile a Jonathan ma se mantiene questa media goal a noi va più che bene bene!

 (immagine non autorizzata dal profilo Facebook di Yuto)

Palacio: 9 – delizia assoluta. Giocatore micidiale. Un goal ed un assist sublime. Corre come un dannato per 90 minuti, gioca in tutte le zone del campo, palesando il suo essere nettamente sopra la media. 4 goal in 3 partite ufficiali. In Rodrigo we keep on trusting!



Oggi son entrati sul terreno di gioco anche i due acquisti cosi tanto osannati e discussi: Taider ed Belfodil. Il primo performance impiegatizia, il secondo si e’ divorato caterve di opportunità. Spero solo che il trittico Taider, Belfodil, Icardi abbia maggior fortuna dello storico Dabo, Silvestre e Camara e dell’europeista a tutti i costi Hakan, Okan, Emre.

Per concludere un plauso a Mr Mazzarri esempio indiscusso insieme a Toto Cutugno per noi fan della fonatura estrema. Il tecnico, benché abbia vinto solo la Coppa di Toscana (perla per i seguaci del Vate di Setubal) ha avuto il pregio di trasformare giocatori scarsi e bolliti in giocatori. Punto. Non mi voglio sbilanciare già alla seconda.
Poi la squadra finalmente ha una remota idea di gioca, gli esterni fanno gli esterni arrivando sempre alla linea di fondo avversaria prima di sganciare cross. Le astuzie tecnico tattiche di Andrew Stramaccions sono ormai un lontano ricordo. Il calcio è semplicità!

Buon campionato a tutti! (cit.)

E tu ovunque proteggici.


1 commento:

  1. https://www.facebook.com/Jonathan42CiceroMoreira?fref=ts

    jedeteste

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