Tu lo sai, sei fatto
così. Sotto sotto qualche sospetto ce l'hai, ma non puoi fare a meno di negarlo
neanche a te stesso. E pure basterebbe poco per averne la conferma.
Il campionato è iniziato
di nuovo; dopo un'estate a guardare le foto della barca e i video porno
regalati da Franchino a tuo padre, sai che si ricomincia, che le grandi
firme de "I commenti del lunedì" torneranno a infiammare la rete e
che la passione ricomincerà a scorrere nelle vene del blog. Ma tu sei fatto
così, e già da mesi hai deciso di astenerti, di non scrivere più, di fare la
parte del vecchio saggio che dalla montagna guarda a valle.
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Pensi che Dio ce l'abbia
con te, ma poi ripensi al 2001 quando Buddha, Allah e Zeus fecero una consorzio
per appoggiare la mozione Casciavit. E allora sorridi.
Te ne vai alla tua
scrivania e accendi il PC. Mentre carica il tuo Commodore 64, che hai rubato
dalla sede del PD mentre si celebrava l'iniziativa "Na' pisciata pi la
chiazza", ti cade l’occhio sul cassetto aperto della tua scrivania, e li
vedi tutti insieme ma non ti spaventi: una quantità abominevole di coccodrilli
della Lacoste da cucire sulle polo cinesi comprate su ebay sono ansiosi di
farsi un giro con te in piazza. Ma la pazienza è la virtù dei forti e tu lo
sai; o meglio, lo leggi: è scritto su un post-it attaccato sulla tua bacheca, a
pochi centimetri dal fotomontaggio di te abbracciato ad Andrea Argentina
davanti al teatro dell'opera di Sydney con un canguro che casualmente passava
di lì alle 9 di sera.
Lo sai, anzi, ne sei
sicuro: a quell'ora del mattino qualcuno avrà già pubblicato un post sul blog.
Ma tu sei superiore a queste cose, e allora decidi di fare una passeggiata pur
di non cadere in tentazione. Prendi il tuo pacchetto vuoto di Pall Mall ed
esci. Quando alla decima sigaretta che ti viene offerta per strada (che hai
scroccato insomma) riesci a riempire il pacchetto che fino a 10 minuti prima
era vuoto, allora decidi che la ginnastica quotidiana è finita.
Torni a casa, il divano
ti aspetta, però pensi sempre al blog e alla voglia che avresti di aprire
quella pagina e sprigionare tutta la tua verve, la tua ironia, il tuo talento
da uomo che si lamenta ma che realmente non gliene frega un emerito cazzo, la
tua capacità di attirare l'attenzione dei lettori e dei loro ‘affettuosi’
commenti. Ma non lo fai, perché, come detto, sotto sotto lo sai. E ti basta un
niente per scoprirlo.
Sei lì sul divano a
guardare Studio Sport quando tuo padre torna a casa. Gli stai per chiedere un
parere sul ritorno di Kaká al Milan, ma lui - anche a nome di tutti noi - ti
dice quello che hai sempre saputo.
Casciavit: "Papà,
ma secondo te..."
PapàCasciavit: "Sì,
sii proprio nu pizzarrone."
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ZorroBoban’91’92
puro amore
RispondiEliminaCome annientare un uomo.....Articolo che perfettamente supporta la sfida lanciata a casciavit dall'ingegnere di ferro: "Conosco un ristorante di pesce che si mangia una meraviglia, ma costa 80 euro" da leggersi: ma tu casciavit te lo puoi permettere?!?!
RispondiEliminaLa fredda ma realistica cronaca di un anonimo lunedi del nostro Casciavit
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