lunedì 19 dicembre 2011

Il lavoro più bello del mondo

Da bambino ognuno di noi ha sognato di calcare i campi della serie A, segnare un gol sotto la nord a San Siro, correre come un disperato verso la curva dei tifosi.. Man mano che si cresce, e diventa evidente che le possibilità di avere tali soddisfazioni sono uguali a zero, si rivalutano i mestieri e le ambizioni.

Ecco, io ieri sera sono giunto alla conclusione che il lavoro più bello è fare il giornalista sportivo.
Tutto questo dopo aver assistito allibito al post partita di Napoli-Roma. Chi ha visto la partita può confermare come quella di ieri per ritmo e occasioni sia stata una delle più belle partite della serie A di quest'anno. Molte occasioni da gol, ritmi forsennati, un sacco di errori, questo sì. Ma è stato uno spettacolo piacevole, tranne per i tifosi del Napoli, giustamente delusi alla fine.
Finita la partita è partito il processo al Napoli. Squadra in crisi, interventi a gennaio, tenuta difensiva debole, Cavani appassito. A volte sembra che il giornalista sportivo, seppur pagato per vedere le partite, legga i tabellini e la classifica al novantesimo e parta per la tangente con le sue elucubrazioni. Se ieri, De Sanctis dopo un minuto non avesse buttato nella sua porta un cross o se Hamsik sull'uno a zero avesse segnato da un metro a porta vuota di cosa staremmo parlando?
Invece il progetto Luis Enrique ieri sera era arrivato a compimento. Un uomo fino a due settimane fa pronto a prendere un calcio nel culo, ieri sera era il santone capace di espugnare il San Paolo e superare in classifica il Napoli, nel nome del "Progetto". Naturalmente, il giornalista italiano, coadiuvato dal fido commentatore (e qui parentesi d'obbligo perchè quelli di premium sono veramente scandalosi, Agostinelli l'Inter martedì ha giocato contro il GENOA, non il GENOVA!!!), non può non inserire una spruzzatina di sciovinismo, affermando che Luis Enrique ora vince perchè ha adattato la sua filosofia ai ritmi del calcio italiano (sic!).

A un certo punto è arrivata puntuale la considerazione del fatto che il Napoli con le coppe sia penalizzata in campionato, poi il fatto che l'ultima partita di Champion's sia di due settimane fa evidentemente è un dettaglio. Insomma ieri sera, una squadra che butta fuori dalla coppa il City facendo 4 punti su 6, contro una squadra che in Inghilterra è prima e ha totalizzato 41 punti su 48 disponibili, ha bisogno di rinforzi a gennaio. Probabilmente quel Vargas dal Cile risolverà tutti i problemi.
Davvero non capivo, davvero non capisco. L'obiettività è sconosciuta: prendete l'Inter, che da settembre fa praticamente la stessa partita. Sempre. Anche ieri, se fosse entrato il tiro di Ghezzal al 90esimo starebbero parlando d'altro. Ma nella loro mente quando si vince per episodi è cinismo. Poi il povero Milito, ogni partita che l'Inter vince sta tornando lui, si muove bene, crea spazi anche se non segna. Ogni volta che si perde o pareggia, è in crisi, non è più lui, a gennaio va via.

Poi il Milan, evidentemente grande Milan, per arrivare al troppo Barca (citazione titolone gazzetta dopo la sconfitta in casa), se non gioca come dovrebbe è colpa dell'erba di San Siro.

Quando poi si sconfina nella "politica del pallone", li vedi tutti impauriti, nessuno che prenda posizione. Nessuna che dica che il tavolo della pace è una buffonata pazzesca e che gli invitati sarebbero anche incongrui con quello che successo in quegli anni (che ci faceva De Laurentis? Perchè non c'era il Bologna, che conti alla mano è stata la più penalizzata di tutte?)


Noi tifosi per loro, siamo evidentemente troppo poco intelligenti. Siamo consumatori cui dare la pappetta e le illusioni durante il calciomercato come evidenzia questa foto del giornale satirico di Torino..




Insomma, quando vedete una bella partita, ricca di occasioni e di gol, con ritmi da calcio europeo, e magari un pò di confusione, la triplice fischio impugnate il telecomando e mettete il silenzioso. E se vedete il faccione di Sebino Nela o Massimo Mauro ascoltate in sottofondo Adius di Piero Ciampi. Quella sì che è una degna conclusione della vostra serata.

GodEsteban

ps: naturalmente la mia è tutta invidia, verso gente pagata per il nulla

5 commenti:

  1. hai proprio ragione...la partita di ieri sera mi è piaciuta davvero e anche io, al triplice fischio, dopo aver apprezzato le forme della bella Mikaela Calcagno, spengo la tv e mi va squazzo nna birra alla chiazza.
    Andrea

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  2. ecco a conferma della mia toeria, che a questo punto diventa un teorema (cit), ecco a voi un interessantissimo articolo di sorrentino di repubblica che senza citare alcuna fonte o intervista di che sneijder vuole andare via, è svogliato, non si allena e beve. complimenti

    http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/inter/2011/12/19/news/assenza_sneijder_pesante-26862753/?ref=HRERO-1

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  3. Io invidio i giornalisti sportivi per due soli motivi: la gia citata Mikaela Calcagno, e la mai abbastanza zittita Susanna Petrone!

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  4. obiettivo della vita. Trasferte a San Pietroburgo o speranze che lo Skonto Riga affronti un'italiana. Mondiali in Brasile. Europei in Olanda. e tante belle altre opportunità pagate dall'azienda. Il calcio solo come scusa

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  5. Goebo, ma un accredito in caso di trasferta a San Pietroburgo o a Riga non si può avere? Una volta sul posto sei ospite mio.....
    Andrea

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