Chi segue il nostro blog assiduamente, ma anche coloro che ci arrivano
per caso digitando su google ad esempio “mikaela calcagno piedi”, sanno che non
siamo soliti elargire prosopopee o post commemorativi di campioni del presente
o del passato. A onore del vero, forse è capitato per Roberto Baggio e per
Ronaldo Luis Nazario da Lima, conosciuto anche come il Nazareno da queste
parti, ma mai per altri professionisti del pallone. Ma quello che è successo
ieri all’Olimpico non ci può lasciare indifferenti. Al di là dei propri colori, della propria fede, al di là di
tutto, si è scritta una pagina di storia, la storia di un club, di una nazione,
di uno sport. Il numero 10 della Roma ha segnato il suo personalissimo 227
goals in Serie A, secondo marcatore quindi di tutti i tempi, nonché vicinissimo
(tanto per fomentare i romanisti) al record assoluto di Silvio Piola: 274
centri. Appena 47 goals di differenza. Insomma mantenendo la media realizzativa
di 14 goal a stagione fatta registrare con l’inizio del nuovo millennio,
l’eterno Capitano, potrà acciuffare la prima posizione a lui più consona in 3
stagioni circa, alla tenera età di 41 anni. Noi ovviamente facciamo il tifo per
lui. Certo perché Totti è una delle ultime bandiere di un calcio romantico che
ormai non esiste più. Con Maldini e Del Piero ormai fuori dai giochi, lui e J.
Zanetti sono gli ultimi veri capitani. Ma se Javier Zanetti è stato il capitano
di un Inter stellare, padrona assoluta del mondo conosciuto, giocatore che ha portato
tatuati i nostri colori sia nei giorni più bui sia all’apice della nostra
esistenza, il capitano giallorosso ha giurato eterno amore alla Roma da sempre,
conscio che avrebbe passato tutta una carriera a sguazzare nella mediocrità. In
24 anni di Roma, ha vinto 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italia, ed uno scudo.
Però vanta la sua presenza nell’olimpo del calcio che conta, avendo vinto la
Coppa Del Mondo nel 2006. Tutti ricordano il suo rigore contro l’Australia al
94esimo. Lui segna, l’Italia esulta. In nazionale poi si ricorda un altro
rigore, il famoso cucchiaio contro l’Olanda….
........altri goal sinceramente non ne
ricordo! Anche perché diciamocelo, ogni volta che il virgulto Francesco passa
le Alpi, il suo talento svanisce. Come anche si dissolve nelle partite che
contano, dove c’è un minimo di agonismo. Insomma per capirci: Manchester – Roma
7 a 1. L’unica cosa che è indelebilmente legata a Totti a livello
interplanetario è la fascetta stretta per capelli da lui indossata in mondo
visione. Un’omosessualità assoluta, che ha annientato in un solo primo piano la
figura dell’uomo italico costruita in anni ed anni di elargizione di peni al di
delle Alpi. Dopo quel momento non è stata più la stessa cosa per noi. Ed ecco
che per rifarsi, l’italiano all’estero ha dovuto sfoggiare i pezzi forti della
nostra tradizione. Si narra addirittura d’illustri personaggi del blog che hanno
cantato “O Sole mio” sotto il cielo di una repubblica baltica pur di far
breccia nel cuore (si diciamo cuore) dell’autoctona. Questo, noi a Totti, non
glielo perdoneremo mai!
Comunque benché in nazionale non abbia lasciato il segno, Francesco è il
prototipo dell’italiano medio, fortissimo e presentissimo quando c’è poco da
fare, invisibile quando c’è di prendersi responsabilità’. Insomma un po’ come
Fantozzi, padrone indiscusso a casa sua, ed un anonimo appena messo il piede
fuori dall’uscio.
Detto questo, noi continuiamo a tifare per lui. In fondo fa tanta
tenerezza. Insomma quale interista non ha doppiamente gioito nel vedere Totti
affranto, mentre Zanetti alzava Coppe e Scudetti. Perché’ siamo onesti, la Roma
ci ha sempre un po’ fatto stare col fiato sospeso con le sue riconcorse, ma poi
l’abbiam sempre purgata (cit.).
Comunque scherzi a parte, onore ad un calciatore che ha preferito
difendere i colori della sua citta, che inseguire come una prostituta, i soldi
facili delle grandi squadre italiane ed europee….anche se secondo me, nessuno
me lo toglierà mai dalla testa, gli
stava annoiando semplicemente pianificare il trasloco.
Buon ricorsa Europa League a tutti!
la velatissima citazione che mi riguarda mi inorgoglisce. Fuori dall'Italia non temiamo avversari, altro che er pupone!
RispondiEliminaNon ho fatto nomi solo per garantire vagamente la privacy, anche se era chiarissimo a chi mi riferissi!
Eliminac'è solo un capitano.
RispondiElimina