lunedì 4 marzo 2013

Ave Capitanum!



Chi segue il nostro blog assiduamente, ma anche coloro che ci arrivano per caso digitando su google ad esempio “mikaela calcagno piedi”, sanno che non siamo soliti elargire prosopopee o post commemorativi di campioni del presente o del passato. A onore del vero, forse è capitato per Roberto Baggio e per Ronaldo Luis Nazario da Lima, conosciuto anche come il Nazareno da queste parti, ma mai per altri professionisti del pallone. Ma quello che è successo ieri all’Olimpico non ci può lasciare indifferenti. Al di là dei propri colori, della propria fede, al di là di tutto, si è scritta una pagina di storia, la storia di un club, di una nazione, di uno sport. Il numero 10 della Roma ha segnato il suo personalissimo 227 goals in Serie A, secondo marcatore quindi di tutti i tempi, nonché vicinissimo (tanto per fomentare i romanisti) al record assoluto di Silvio Piola: 274 centri. Appena 47 goals di differenza. Insomma mantenendo la media realizzativa di 14 goal a stagione fatta registrare con l’inizio del nuovo millennio, l’eterno Capitano, potrà acciuffare la prima posizione a lui più consona in 3 stagioni circa, alla tenera età di 41 anni. Noi ovviamente facciamo il tifo per lui. Certo perché Totti è una delle ultime bandiere di un calcio romantico che ormai non esiste più. Con Maldini e Del Piero ormai fuori dai giochi, lui e J. Zanetti sono gli ultimi veri capitani. Ma se Javier Zanetti è stato il capitano di un Inter stellare, padrona assoluta del mondo conosciuto, giocatore che ha portato tatuati i nostri colori sia nei giorni più bui sia all’apice della nostra esistenza, il capitano giallorosso ha giurato eterno amore alla Roma da sempre, conscio che avrebbe passato tutta una carriera a sguazzare nella mediocrità. In 24 anni di Roma, ha vinto 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italia, ed uno scudo. Però vanta la sua presenza nell’olimpo del calcio che conta, avendo vinto la Coppa Del Mondo nel 2006. Tutti ricordano il suo rigore contro l’Australia al 94esimo. Lui segna, l’Italia esulta. In nazionale poi si ricorda un altro rigore, il famoso cucchiaio contro l’Olanda….




........altri goal sinceramente non ne ricordo! Anche perché diciamocelo, ogni volta che il virgulto Francesco passa le Alpi, il suo talento svanisce. Come anche si dissolve nelle partite che contano, dove c’è un minimo di agonismo. Insomma per capirci: Manchester – Roma 7 a 1. L’unica cosa che è indelebilmente legata a Totti a livello interplanetario è la fascetta stretta per capelli da lui indossata in mondo visione. Un’omosessualità assoluta, che ha annientato in un solo primo piano la figura dell’uomo italico costruita in anni ed anni di elargizione di peni al di delle Alpi. Dopo quel momento non è stata più la stessa cosa per noi. Ed ecco che per rifarsi, l’italiano all’estero ha dovuto sfoggiare i pezzi forti della nostra tradizione. Si narra addirittura d’illustri personaggi del blog che hanno cantato “O Sole mio” sotto il cielo di una repubblica baltica pur di far breccia nel cuore (si diciamo cuore) dell’autoctona. Questo, noi a Totti, non glielo perdoneremo mai!


Comunque benché in nazionale non abbia lasciato il segno, Francesco è il prototipo dell’italiano medio, fortissimo e presentissimo quando c’è poco da fare, invisibile quando c’è di prendersi responsabilità’. Insomma un po’ come Fantozzi, padrone indiscusso a casa sua, ed un anonimo appena messo il piede fuori dall’uscio.
 Detto questo, noi continuiamo a tifare per lui. In fondo fa tanta tenerezza. Insomma quale interista non ha doppiamente gioito nel vedere Totti affranto, mentre Zanetti alzava Coppe e Scudetti. Perché’ siamo onesti, la Roma ci ha sempre un po’ fatto stare col fiato sospeso con le sue riconcorse, ma poi l’abbiam sempre purgata (cit.).




 
Comunque scherzi a parte, onore ad un calciatore che ha preferito difendere i colori della sua citta, che inseguire come una prostituta, i soldi facili delle grandi squadre italiane ed europee….anche se secondo me, nessuno me lo toglierà mai dalla testa,  gli stava annoiando semplicemente pianificare il trasloco.

Buon ricorsa Europa League a tutti!
 

3 commenti:

  1. Geom. Luciano Calboni5 marzo 2013 alle ore 11:16

    la velatissima citazione che mi riguarda mi inorgoglisce. Fuori dall'Italia non temiamo avversari, altro che er pupone!

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    1. Non ho fatto nomi solo per garantire vagamente la privacy, anche se era chiarissimo a chi mi riferissi!

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  2. c'è solo un capitano.

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