Ribadita nuovamente la supremazia cittadina. In classifica stasera si
legge Inter 43 Milan 41. Finalmente, con l’eccezione di Guarin, tutti i
titolari in campo e la differenza si nota. Oggi la vittima sacrificale è stata
il Chievo, ma son convinto che avremmo potuto provocare ragadi anali a
chiunque. Purtroppo e’ mancato giusto la ciliegina sulla torta: esordio del
talentuoso Kovacic dal primo minuto a San Siro. Ma passiamo alla pagelle.
Handanovic: s.v. Si trastulla per 90 minuti. A momenti rimpiange di essere
il primo portiere dell’Inter e vorrebbe essere nei panni del suo eterno
secondo, almeno lui è comodamente seduto in panca. Assolutamente non colpevole
sull’azione del goal, il talentuoso Samir si nota solo nei rinvii dal fondo.
Zanetti: 7 – 596 o qualcosa del genere partita in serie A. Oggi il
capitano e’ stato si sontuoso. Prima galoppata sulla destra, ci regala calcio
d’angolo, su ribattuta insacca Antonioooooooooooo. Una sequenza spaventosa di
ripartenze, dribbla avversari come fossero sterco di cane sul marciapiede. Oggi
davvero da applausi. Struggente.
Juan Jesus: 6 – il Gesù di colore (carnagione peraltro propria anche
del vero Nazareno, in quanto non mi risulta che in medio oriente crescano
biondi con gli occhi azzurri) oggi fa il suo dovere per 94 minuti pieni, ma
cappella sul goal del momentaneo pareggio lasciando libero in clivense di
scorare. Per il resto della partita buone chiusure. Ma quell’errore non lo fa
andare oltre la sufficienza.
Ranocchia: 7 – padrone incontrastato della difesa a 4, il giovane
Andrea si toglie anche la libidine del gol, e che goal……un incornata di
pregevole fattura che tanto mi ha ricordato quel guerriero di Materazzi.
Nagatomo: 7,5 – Il Naga oggi a mio parere è stato irresistibile. Mi
spiego, non fa mai l’ultimo passaggio, crossa un po’ alla pene di segugio, ma
quanta corsa, quanto spirito di sacrificio. E come si trova con il divino
Antonio. Finche non torna Samuel, la difesa cosi assestata è un baluardo
irrinunciabile.
Kuzamanovic: 6,5 – da geometria al centrocampo anche se perde alcuni
palloni pericolosi. Comunque rimane un ottimo innesto, e poi somiglia vagamente
a Ibrahimovic (come tutti quelli dei Balcani peraltro, quindi mi esalta!). E’
sempre punto di passaggio in tutte le azioni, quindi gli attributi non gli
mancano. Servirebbe appunto un po di attenzione in piu. Cmq rispetto ai vari
africani che avevamo prima (vedi Mariga ed Obi), tanta robbbbbbbba!
Cambiasso: 7+ se avesse segnato mi sarei commosso. Palla filtrante di
Antonioooooooo e il pelato Esteban s’insinua tra tre avversari colpendo sicuro
in rete. Gioia del goal negata dall’alluce del portiere avversario. Esteban si
dispera come un bimbo cui viene negata la tetta dove cibarsi. Per il resto
della partita detta i tempi del centrocampo ed aiuta un po’ in difesa…..il
tutto non correndo piu di 2km in 90 minuti. Commovente.
Gargano: 6 Allora oggi secondo la seconda voce di Sky, un certo Daniele
Adani, che se ben ricordo ha vestito anche i colori della Beneamata nell’era
piu buia della principale squadra di Milano a memoria d’uomo, il buon Walter
ha elargito una performance di pregevole fattura. Beh vi dirò, a me non mi è
parsa tale, ed anzi mi ha provocato un leggero fastidio a quell’area del corpo
umano stante penzoloni tra i due quadricipiti, e definita tecnicamente sacca
scrotale. Questo pigmeo non ha due piedi ma due tavole di compensato. Corre ab
capocchiam, ostenta passaggi di una banalità allarmante….ma quando stai gia
rivolto ad est sul tuo tappetto da preghiera invocando l’implosione delle
ginocchia dell’uruguagio, ecco che il buon Walter pesca dal cilindro un palo su
punizione magistrale. Ma come si sa il palo non da punti. Quindi oltre che
scarso pure sfigato.
Palacio: 6 – si danna come una mondina sotto la verga vigile del
padrone. Purtroppo poco servito dai compagni, Rooooodrigo corre ma non puo fare
di piu. Al primo pallone giocabile, cerca la giocata di fino, ma la palla va
alta sopra la traversa. Ci ha abituato a performance migliori.
Milito: 8 – ritorna il principe del Bernal e la differenza si vede
subito. A parte il goal della sicurezza, Diego Alberto ci omaggia di una
performance sublime. Nessuno al mondo fa salire la squadra come lui, e se per
farlo deve saggiare la presenza del basso ventre del difensore avversario,
Diego Milito porge il culo senza problemi. Se per farlo deve andare sugli
esterni con 5 avversari addosso pronti a devastargli le caviglie, l’argentino
si immola comunque. Punto di riferimento per tutta la squadra, da lui parte la
nostra rimonta. Non osate neanche lontanamente tradurre questa parola in
spagnolo.
Cassano: 9 – Benché la costituzione affermi l’uguaglianza dei
cittadini, ciò non è assolutamente vero, ed il bell’Antonio ne è la
dimostrazione. 90 minuti di pregevole fattura in cui il talento di Bari sancisce
inequivocabilmente un concetto a compagni ed avversari: io sono il più forte di
tutti e voi non valete un verga. Segna dopo due minuti, lanciando una chiofa
devastante tenuta bassissima come neanche Piero Angela saprebbe spiegare la
fattibilità. Elargisce passaggi millimetrici e giocate suntuose. Degna di
menzione e’ l’azione del primo tempo in cui Antonioooooo s’invola, affiancato
da Gargano, e davanti a loro due un solo avversario….Cassnao corre palla al
piede, stremato, la panza che lo tira in giu, ma lui corre corre…gli interisti
all’unisono lo incitano, ma lui dopo 30 metri di corsa, non vedendo nessun
altro compagno sopraggiungere, stremato dai crampi all’ombelico, cede e la
passa a Gargano…..pallone stupendo, perfetto, millimetrico…..eppure Walter
sgarra clamorosamente! Antonio è distrutto, ma in fondo neanche Gesù Cristo
rese Lazzaro immortale.
Di Alvarez non parlo, anche se quel tacco mi ha un po esaltato!
Ah finalmente una bella vittoria. E soprattutto un po’ di acume del
nostro allenatore. Ci son volute 5 giornate di sterco a fargli capire che senza
Samuel la difesa a 3 non regge. Ora ci aspetta la Fiorentina. Ma al Franchi ci
saranno Kovacic e soprattutto Guarin. Come sistemarli tutti in campo non si sa.
Ma con questo Cassano e questo Milito, tutto il resto è solo conversazione.
Buon campionato a tutti!
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